L’uomo e l’estetica oncologica

L’UOMO E L’ESTETICA ONCOLOGICA

Angela Noviello
Direttore Italia, Formatore e Coordinatore Europa OTI
Oncology Esthetics

Oggi anche l’uomo sente l’esigenza di curare maggiormente il suo aspetto
esteriore. L’estetica oncologica è molto spesso legata a un discorso al femminile,
ma anche gli uomini si ammalano

LA CUTE DELL’UOMO HA LE SUE PECULIARITÀ E NECESSITÀ, QUINDI HA BISOGNO DI ATTENZIONI DIVERSE RISPETTO A QUELLA FEMMINILE

Nella vita di tutti i giorni il divario fra uomo e donna si sta riducendo sempre di più ed ora gli uomini si sentono molto più a loro agio, rispetto alle generazioni passate, nell’investire tempo e denaro per curare il loro aspetto esteriore; in alcuni casi gli stessi sono disposti a spendere più delle donne per l’acquisto di prodotti di bellezza.
L’uomo italiano è molto sensibile all’argomento, tanto che un recente studio dell’Istituto Directa di Milano e dedicato «all’attenzione, al benessere e alla cura di sé che ha l’uomo in Italia» ha rilevato come la popolazione maschile spenda importi consistenti in prodotti cosmetici specifici.
Già nel 2008 un’indagine di Unipro, l’associazione italiana delle industrie cosmetiche (oggi Cosmetica Italia), caratterizzata sul biennio 2006-2007, aveva evidenziato come un uomo comprasse fino a sette prodotti diversi fra creme per il viso e per il corpo (le donne arrivano a dieci).
Nella stessa ricerca si era poi notato un incremento nel numero di frequentatori dei centri benessere, con il 40% della clientela composta da uomini.
L’ultimo Congresso Sime (Società Italiana di Medicina Estetica), ha segnalato come il 22% degli uomini, con una età compresa tra i 25 e i 50 anni, voglia migliorare l’aspetto del proprio volto.
È curioso scoprire che, oltre alla maggiore attenzione dell’uomo verso la cura del corpo, esiste una effettiva esigenza del pubblico maschile di ricorrere al consiglio dell’esperto per la scelta del cosmetico giusto. Tutto questo deve farci riflettere… oggi spesso si parla di estetica oncologica solo al femminile ma anche gli uomini si ammalano frequentemente e gli effetti collaterali di competenza estetica generati dalle terapie oncologiche si manifestano sulla cute dell’uomo con le stesse modalità che sulle donne, in fondo l’organo cute seppur con qualche differenza si comporta e reagisce allo stesso modo.
La cute dell’uomo ha però delle sue peculiarità e necessita quindi di attenzioni diverse rispetto alla cute femminile.
Sono stati quindi sviluppati trattamenti per l’uomo, che tengono conto sia delle caratteristiche di genere specifiche, sia delle variazioni individuali.
Nella pelle dell’uomo, decisamente più spessa rispetto a quella della donna fino al 20%, le ghiandole sebacee sono più numerose e grandi, l’abbondanza di tali ghiandole e la loro secrezione fa sì che i follicoli pilo-sebacei siano maggiormente evidenti. La pelle maschile ha quindi un maggior apporto di lipidi, il che spiega come i tipi di pelle più diffusi siano mista e grassa. Per queste ragioni, l’uomo è attento alla consistenza dei prodotti estetici, la quale dovrebbe essere fluida e mai troppo grassa.
I cosmetici destinati all’uomo hanno la peculiarità di assorbirsi rapidamente senza lasciare l’effetto lucido, sono di facile applicazione e spesso multifunzionali. I detergenti invece, hanno caratteristiche di delicatezza e profumazioni fresche.
Spesso però gli operatori del settore così come i centri estetici non sono attrezzati per rispondere alle nuove esigenze maschili: spogliatoi e cabine sono spesso pensate esclusivamente per il pubblico femminile. Basti pensare al colore delle pareti, un semplice aspetto immerso in un contesto più ampio, ma che contribuisce fortemente ad influenzare la percezione del cliente.
Alla luce di tutto ciò le estetiste dovrebbero imparare a dare risposte adeguate tenendo conto delle diverse necessità che variano rispetto alle donne e rendere l’esperienza di un trattamento di benessere sempre piacevole e dedicata anche all’uomo nel corso delle terapie.

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Data: 29 Luglio 2018

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