Salute allo specchio
di Tiziana Moriconi
Un progetto per prendersi cura delle pazienti oncologiche a 360 gradi. Sostenuto dai volontari dell’Avo Segrate, da oncologi e psicologi dell’Ospedale San Raffaele di Milano e da professionisti del mondo della moda che hanno messo a disposizione tempo e risorse
Fare qualcosa di più per le donne con un tumore. Non solo seguirle nel percorso dalla diagnosi alla cura, non solo offrire un sostegno psicologico, ma occuparsi pienamente di loro per aiutarle a vivere meglio il difficile momento della terapia. E, perché no, a sentirsi belle anche durante la chemio. Era un’idea che Valentina Di Mattei covava dal 2006. Ricercatrice in psicologia dell’Università Vita e Salute del San Raffaele di Milano, e in servizio presso l’ospedale, in questi sette anni non ha mai mollato. Ha messo insieme un gruppo di oncologi e psicologi determinati come lei, ha creato un progetto di ricerca, ha chiesto aiuto ad amici e conoscenti e ha trovato un’associazione di volontariato disposta a donare i fondi.
Oltre lo specchio. È così che oggi nasce Salute allo specchio, un’iniziativa per insegnare alle donne come curare la propria pelle, quali trattamenti estetici possono fare, come truccarsi, come scegliere la parrucca o come giocare con i foulard, ma che in realtà va molto oltre l’attenzione per l’aspetto estetico. “Una delle prime cose che chiedono le donne quando viene data loro la diagnosi di tumore è se prederanno i capelli, e ci siamo resi conto che questo aspetto, per quanto possa apparire secondario o effimero, incide profondamente sulla loro vita e che quindi non potevamo più ignorarlo”, racconta Di Mattei: “Cominciamo, per adesso, a rispondere a un bisogno. Non siamo certi che l’azione che stiamo portando avanti migliori realmente la qualità di vita di queste donne nel lungo periodo, ed è per questo che il progetto non si ferma a un bel corso di trucco, ma ne valuterà l’impatto su ansia, depressione, percezione dell’immagine corporea e autostima”.
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Il corso pilota. Per testare quello che sarà il vero e proprio progetto Salute allo specchio, e che durerà un anno a partire dal prossimo settembre, in questi giorni si tiene un “corso pilota” (guarda il video e la fotogallery). Gli specialisti del Servizio di Psicologia clinica e della Salute dell’Ospedale San Raffaele, diretto dal professor Lucio Sarno, stanno infatti cercando di coinvolgere 60 donne con tumore al seno o all’ovaio (comunque di area ginecologica), per formare una decina di gruppi di sei persone. Ogni gruppo seguirà un corso di tre incontri, preceduto da un colloquio individuale con lo psicologo. Il primo appuntamento sarà dedicato al make up, alle parrucche e ai foulard; il secondo si terrà in una spa, precisamente nel centro Milano Estetica Cosmetic medical spa con Angela Noviello, consulente certificata Oncology
Esthetics; poi, alla fine, ci sarà un nuovo incontro con gli psicologi, questa volta di gruppo. “È importante che le pazienti possano fermarsi a riflettere insieme sull’esperienza vissuta e che ne possano parlare tra di loro”, spiega Letizia Carnelli, una psicologa che ha affiancato Di Mattei fin dagli albori del progetto.
I fondi. Trovare i finanziamenti per realizzare Salute allo specchio non è stato semplice. A rispondere alla chiamata dei medici del San Raffaele è stata l’associazione Avo Segrate Onlus. “Grazie ai 5 per mille e alle donazioni, lo scorso anno siamo riusciti a mettere da parte 7.000 euro per coprire i costi del progetto per un anno”, racconta Maria Grazia Presbitero, una delle volontarie Avo Segrate.
“In tempi di tagli finanziari alla sanità, un progetto simile può essere portato avanti solo grazie al volontariato e alle donazioni delle aziende, come quelle della moda che ci hanno aiutato a realizzare queste giornate pilota – dice Giorgia Mangili, Responsabile di Oncologia ginecologica medica – ma non si tratta solo di soldi: le persone che si trovano qui in questo momento hanno donato soprattutto il loro tempo e la loro umanità”.
Data: 11 Giugno 2015