Per riscoprire la salute… allo specchio

Dallo scorso anno è attivo presso il San Raffaele di Milano un progetto grazie al quale le pazienti oncologiche possono, per la prima volta, godere dei benefici di trattamenti estetici studiati su misura per ogni singolo caso. Una vera e propria terapia. E una vera e propria rivoluzione. Non solo per l’Italia

«Ho deciso di incontrare gli amici dopo tanto tempo». «Ho lasciato che mi fotografassero di nuovo». «Mi sono sentita come una bambina la notte di Natale». Sono queste le toccanti parole raccolte dalle psicologhe del San Raffaele in occasione di Salute allo Specchio. A pronunciarle le donne che hanno partecipato alle tre giornate nelle quali si articola il progetto attivo presso  l’ospedale di Milano dallo scorso maggio, e grazie al quale per la prima volta in Italia le pazienti oncologiche possono godere dei benefici di una serie di trattamenti estetici a loro, fino a oggi, preclusi. Massaggi al viso che leniscano gli arrossamenti, ridonino all’incarnato idratazione e soprattutto luminosità; delicati massaggi alle mani e ai piedi. Una vera e propria parentesi di relax, parte di un progetto pilota unico nel nostro Paese, ma all’avanguardia anche a livello europeo. «Fino a oggi i medici sconsigliavano vivamente ai Dallo scorso anno è attivo presso il San Raffaele di Milano un progetto grazie al quale le pazienti oncologiche possono, per la prima volta, godere dei benefici di trattamenti estetici studiati su misura per ogni singolo caso. Una vera e propria terapia. E una vera e propria rivoluzione. Non solo per l’Italia pazienti oncologici di concedersi un trattamento estetico; dal canto loro le estetiste sentivano di non avere le giuste competenze per trattare persone il cui fisico è già bersaglio di un numero di sostanze attive importanti, e dalla cute particolarmente sensibile», ci spiega Angela Noviello, titolare del centro Milano Estetica Cosmetic Surgery and Medical Spa e direttore per l’Italia di Oncology Esthetics, che proprio della parte estetica del progetto è responsabile. Ruolo questo che le è stato affidato dalla dottoressa Valentina Di Mattei – ricercatrice presso l’Università Vita Salute del San Raffaele e responsabile del progetto Salute allo Specchio, avviato con il sostegno iniziale di Avo Segrate –, in quanto prima in Italia ad aver conferito, a seguito di un corso negli Stati Uniti, la necessaria certificazione per svolgere questo particolare tipo di trattamenti.
La sua competenza unica ha trovato immediato riscontro tra gli oncologi e gli psicologici del San Raffaele che, prosegue Angela, «hanno capito da tempo l’importanza di questo tipo di approccio e da anni cercavano di fare partire un progetto di questo tipo. La mia specializzazione ha dato loro la giusta serenità per decidere di intraprendere davvero un percorso così importante».

Perché anche gli oncologi italiani si sono aperti a questa possibilità?
Può sembrare strano, ma è esperienza quotidiana di molti medici: tra le prime domande poste da un paziente in seguito a una diagnosi di cancro c’è quella relativa alla caduta dei capelli, come ci ha spiegato la dottoressa Di Mattei. Quella estetica è dunque un’esigenza reale e, oncologi e psicologi, si sono resi conto di quanto importante sia fornire una risposta concreta. Tanto più che i benefici di un trattamento estetico effettuato con la giusta competenza, i giusti strumenti e la necessaria preparazione, non sono solo di carattere psicologico, ma comportano anche conseguenze positive sul percorso clinico del paziente.

Dunque può essere considerato una terapia?
Vorremmo che lo diventasse, e la cosa meravigliosa è che i medici stessi iniziano a sostenerlo. Il trattamento estetico, personalizzato in base alla storia clinica della singola paziente, aiuta a rilassarsi e a recuperare un miglior rapporto con il proprio corpo. Del resto non stiamo facendo altro che trasferire in Italia decenni di esperienza americana, grazie anche alla collaborazione di Morag Currin ideatrice del sistema Oncology Esthetics che da 20 anni porta avanti la ricerca relativa a questo tipo di trattamenti.

Questa opportunità è riservato alle donne?
Al momento sì, a partecipare sono le pazienti con patologie ginecologiche in corso. Si tratta di un progetto pilota per il quale è stato scelto questo target, ma non ci sono limiti né dal punto di vista del sesso né da quello delle varie patologie. Gli incontri di Salute allo Specchio proseguiranno fino a giungo ma il nostro obiettivo è quello di portare questa esperienza in tutte le strutture ospedaliere italiane. E anche nei centri estetici, grazie a corsi di formazione specifici – operativi già dal prossimo aprile presso il San Raffaele – che formino estetiste la cui preparazione nel trattare i pazienti oncologici sia giustamente certificata.


Data: 11 Giugno 2015