L’estetica oncologica in pediatria, sogno o una realtà?

Angela Noviello
Direttore Italia, Formatore e Coordinatore Europa OTI
OTI Oncology Esthetics
L’estetica oncologica in questi anni ha trovato finalmente luogo e favore all’interno di innumerevoli realtà negli istituti di bellezza, nelle associazioni che si occupano di persone in terapia, durante gli eventi di raccolta fondi e ormai sempre più all’interno degli ospedali. Siamo soliti trattare con grande favore ed entusiasmo le donne, ma abbiamo trattato con grande soddisfazione anche gli uomini, del resto “la pelle è pelle e non fa distinzione di genere”. Non ci siamo mai fermati e negli ultimi due anni infatti ci siamo dedicati all’implementazione di laboratori di estetica oncologica nei reparti di pediatria rivolgendo tutta la nostra attenzione e la nostra meraviglia ai bambini e adolescenti di tutte le età.
Infatti le terapie portano con sè molti cambiamenti nella vita e nelle prospettive di un bambino e di un adolescente. Le modifiche alla routine quotidiana, l’aspetto e le amicizie di un bambino possono essere particolarmente difficili da affrontare. Non poter andare a scuola o fare altre normali attività può far sentire i bambini soli. Anche i lunghi soggiorni in ospedale e il tempo lontano da amici e parenti possono essere difficili da affrontare.
E’ quindi importante cercare di far vivere ai bambini una vita il più normale possibile. Anche se la quotidianità dovrà essere a volte modificata, si potranno aggiungere nuove attività che possano dare loro strumenti per poter gestire alcuni cambiamenti.
Si possono coinvolgere i bambini in moltissime situazioni studiate appositamente per alleggerire le giornate più difficili. L’estetica oncologica è diventata una nuova realtà, infatti un berretto divertente, un trucco e perché no un leggero massaggio alle mani o ai piedi possono sollevare lo spirito e allentare le tensioni dei più grandi ma anche dei più piccini. Inoltre soprattutto gli adolescenti hanno la possibilità di imparare a gestire le modificazioni estetiche causate dagli effetti collaterali delle terapie (perdita delle sopracciglia, perdita dei capelli, occhiaie e pallore.. per citarne alcune) e sentirsi più a proprio agio quando sono in compagnia dei loro coetanei. Non bisogna infatti sottovalutare il fatto che i bambini, anche se talvolta non lo confessano, possano essere più sensibili sul loro aspetto e soprattutto a come gli altri li percepiscono.
Ecco che giocare con una parrucca o un foulard, imparare a selezionare i colori in base al colore delle cute e degli occhi possono far vivere ai bambini un momento di leggerezza e a mantenere il più alto possibile la propria autostima, affrontando con una consapevolezza diversa i possibili cambiamenti fisici ai quali saranno sottoposti.
Durante la nostra esperienza abbiamo anche ben compreso che una mamma “curata” e “rilassata” anche e soprattutto in un momento così difficile diventa una proiezione positiva durante il ricovero in ospedale dei più piccini e quindi nei nostri laboratori abbiamo imparato a prenderci cura anche di loro, emozionandoci quando i bambini stessi cercano di prendere il nostro posto per prendersi cura con amore delle loro mamme…lasciamo immaginare a voi quindi tutta la magia…
Data: 18 Settembre 2020
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