Estetica in oncologico e non solo…
Angela Noviello
Direttore Italia, Formatore e Coordinatore Europa OTI
OTI Oncology Esthetics
Nella scorsa edizione di Mabella novembre 2018, già avevamo introdotto il tema dell’uso dei guanti durante i trattamenti in estetica oncologica, già parlavamo di virus e batteri che si erano fatti strada e si erano evoluti diventando sempre più aggressivi, e quindi abbiamo sottolineato una certa necessità di cominciare a valutare un cambiamento. Pionieri? Visionari? Nell’ambito dell’estetica oncologica, e più specificatamente al metodo OTI, per noi è ed è sempre stata la regola di approccio al trattamento per tutti gli operatori Certificati, ma in questo clima di incertezza ed in attesa di regole che in qualche modo determineranno un cambiamento nelle nostre abitudini, vorremmo soffermarci sull’uso e l’introduzione di questi dispositivi quali opportunità per una visione dell’estetica più evoluta e incline alle necessità di una clientela trasformata che da oggi in poi sarà sempre più attenta alla sicurezza e alla propria salute.
A marzo 2019 in uno dei nostri corsi di aggiornamento proponevamo il trattamento estetico in campo sterile, perché tutti hanno il diritto ad un proprio momento di benessere anche e soprattutto in un momento di particolare stress. Abbiamo dimostrato quindi che l’ESTETICA può ESSERE SEMPRE, ma non senza dimenticare che la nostra abilità deve consentirci di essere aperti e flessibili al cambiamento senza alcun pregiudizio. Certo probabilmente dovremo gestire inizialmente qualche inconveniente tecnico, ma niente è impossibile basta solo volerlo…Come diceva Luis Sepulveda “vola solo chi osa farlo”, in questo passo infatti l’autore vuole dimostrare che il segreto per poter volare risieda nell’avere coraggio, quel coraggio di cui tutti noi oggi abbiamo bisogno per cambiare prendendo le distanze dalle nostre radicate abitudini.
Dovremmo imparare a gestire il passaggio alla riapertura del nostro Centro, dovremo comunicare con chiarezza tutte le procedure che vogliamo mettere in atto a seguito delle regole che ci verranno imposte perché sarà nostro compito, prevenire ed evitare la diffusione del virus certamente, ma anche infondere tranquillità e sicurezza a tutte le persone che vorranno accedere all’interno delle nostre strutture. E’ infatti proprio nei periodi di maggior stress, e questo ne è un esempio generalizzato, che le persone avvertono la necessità della cura di sé e hanno maggior bisogno di rilassamento. Quando apriremo le porte il nostro centro dovrà emanare sicurezza e confort, seppur con qualche sacrificio all’inizio. Non possiamo sapere se e quanto dureranno le restrizioni, purtroppo nessuno ha la presunzione di sapere quanto tutto questo durerà, ma abbiamo dimostrato grazie all’estetica oncologica che un”ESTETICA DIVERSA”, ancora più attenta è possibile e che la percezione del cliente all’uso anche solo dei guanti e della mascherina, non sarà mai un limite come non lo è stato in questi anni di tante persone in terapia trattate. Personalmente non mi sono mai trovata a gestire un obiezione all’uso dei presidi durante un trattamento, questione di approccio? Di attitudine? Può anche essere, se fosse alleniamoci al cambiamento perché questa condizione di rispetto, che sono certa verrà apprezzata dalle nostre clienti, potrebbe diventare la regola per il futuro, non solo in un periodo ristretto dovuto ad una crisi temporanea di salute pubblica, tanto vale accoglierla con positività. Indossare i dispositivi e seguire nuove regole non è solo un atto di attenzione, igiene e professionalità ma anche di rispetto. Non ci resta che provare e scegliere ciò che rispecchia di più le nostre esigenze nel rispetto delle regole e della praticità.
Data: 18 Maggio 2020
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